Beni immateriali deducibili anche dai redditi di lavoro autonomo per quote di ammortamento
- forcellaemanuela
- 17 mar
- Tempo di lettura: 1 min
L'articolo 54-sexies del TUIR, applicabile per la prima volta per la determinazione dei redditi di lavoro autonomo prodotti a partire dal periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2024, ha introdotto anche per il reddito di lavoro autonomo la deducibilità per quote di ammortamento del costo di determinati beni immateriali e oneri pluriennali (in particolare diritti d’autore e brevetti in un minimo di 2 anni; altri diritti di carattere pluriennale in misura corrispondente alla durata di utilizzazione prevista dal contratto o dalla legge). Per questo motivo, stando alle bozze diffuse lo scorso febbraio, nel quadro RE è stato introdotto il rigo RE10A finalizzato ad accogliere tali quote di ammortamento.
Il costo di acquisizione della clientela risulta invece deducibie in misura non superiore a un quinto del costo (quindi, in un minimo di 5 anni) ma solo a decorrere dal periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2024.
Preme rammentare che, in base alla disciplina previgente, tutti i suddetti beni e costi pluriennali, in quanto privi di una specifica disciplina, erano deducibili in base alle regole generali, vale a dire per cassa nell’esercizio di sostenimento.
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